(Nome antico: Erykodes - in dialetto “Arcudi”)
La piccola isola di Alicudi, solitaria, incontaminata e senza tempo, non è una meta adatta a tutti, ma
solo a chi è disposto a fare a meno di alcuni comfort: vi è uno solo bar, una piccola bottega e un
ristorantino all’interno dell’unico hotel dell’isola. Filicudi è però la meta perfetta per chi ama la
natura, il mare e il silenzio: è l'isola più lontana e remota, i residenti sono davvero pochi superando
di poco le 100 unità.
Ad Alicudi esiste ancora la possibilità di sorprendersi con poco e di riscoprire l’essenziale e antica
bellezza delle lunghe passeggiate sui sentieri selvaggi.
Si trova fuori dalle rotte più frequentate e il turismo di massa è praticamente assente, a differenza
delle altre isole dell'arcipelago. Conserva ancora il fascino naturale che la rende la più selvaggia:
la particolare conformazione geologica non permette la presenza di strade o viottoli carrozzabili,
quindi sono del tutto assenti auto e scooter. Si possono ammirare i terrazzamenti delle zone coltivate
e le colorate barche dei pescatori.
Le case sono poche e sorgono alle pendici della montagna formando un unico centro abitato e
sviluppandosi soprattutto in verticale. Per raggiungere il resto del paese, nonché le zone più alte ci
si affida ai propri piedi, mentre per i pesi più importanti gli abitanti e i pochi turisti fanno riferimento
ai tipici asinelli. Quello che però caratterizza Alicudi è il mare, tra i più puliti e limpidi
dell’arcipelago, ricco di aragoste, ricciole e cernie.